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L’Uomo d’Acciaio (no, ma grazie Superman eh.Grazie!)

Sìììì, sono tornata! Con una settimana di ritardo, ma eccomi qua. Il ritardo non è dovuto ad eventi catastrofici, ma al contrario…io e Lui abbiamo deciso di prolungare la vacanza perché, semplicemente, la Scozia è TROPPO bella, i suoi abitanti, TROPPO  simpatici, le cose da vedere TROPPO numerose. Non vedo l’ora di scrivere il resoconto, ma ho bisogno di un po’ di tempo per fare mente locale e sistemare le foto, così, come post di ritorno, ho deciso per una recensione. Un film che mi ero persa al cinema, nonostante la presenza del nostro attore patrono, Henry Cavill e che ho recuperato solo ieri (santo torrent!!!) : L’Uomo D’Acciaio.

Premessa: cercherò in tutti i modi di evitare che la fighezza di The Henry mi ottenebri il giudizio e infatti devo ammettere che questa nuova versione di Superman non mi ha convinta al 100%.

Anzi, detta senza fronzoli, purtroppo mi aspettavo molto ma molllto meglio.

Il film si apre col tentativo pregevole di distaccarsi dalla trama “ufficiale” dei precedenti film di Superman, ovvero non ci viene proposta subito la sbobba di Jor El che piazza il pargolo sull’astronave e lo lancia nel cosmo. No, questa parte, con un ottimo Russel Crowe, viene ripresa in seguito sotto forma di acuto flash back esplicativo. Ecco, all’inizio abbiamo Superman già cresciuto che…pesca i merluzzi. Essì. Troviamo il figonzo sotto coperta e sotto copertura a fingere di essere un marinaio pur di guadagnarsi un passaggio verso l’Artide. Insomma siamo già in cerca dell’avamposto kryptoniano in cui l’eroe scoprirà la sua vera essenza.

Guizzo di novità: Lois Lane è già in campo a rompere gli zebedei e infatti sta svolgendo un’inchiesta su questa strana struttura immersa nel ghiaccio polare. Nel frattempo il nostro ha cambiato lavoro e da merluzzaro si è trasformato in facchino, per la suddetta Lois Lane, che vede un bonazzo del genere, ma non lo degna di uno sguardo finché non lo scopre a gironzolare in maniche corte dentro il reperto interstellare (lui c’ha le chiavi, c’ha).

Nel frattempo lui viene a conoscenza di essere un Kryptoniano, grazie alla coscienza di Jor El che gli parla come fosse vivo in modalità ologramma e gli racconta tutto.  Finalmente il giovane Kal/Clark ha la spiegazione della sua natura così diversa dagli altri e di tutte le sofferenze subite durante l’infanzia e l’adolescenza a causa dei suoi poteri e della determinazione del suo padre terrestre (Kevin Costner) a tenerli nascosti.

Lois, che è sempre dove non dovrebbe essere, scopre tutto e vuole scrivere un articolo, ma Clark la convince a tenere il segreto, battendo le ciglia da cerbiatto. Il sospetto è che se le avesse chiesto di indossare un gonnellino e ballare la hula lei avrebbe ottemperato all’istante ed in questo la capiamo, perché fin dall’inizio il nostro merluzzaro/facchino/supereroe sfoggia du’ bicipiti che gnam. Va be’, avevo promesso che non mi sarei fatta distrarre e manterrò il punto.

Clark, una volta scoperte le proprie origini, decide di tornare da mammà, ma – una volta a casa – dopo DUE MINUTI che le ha detto: “Tranquilla mammina, andrà tutto bene!” le trasmissioni si interrompono per annunciare un imminente attacco alieno.

Ebbene sì: il cattivo di turno non è l’atteso Lex Luthor, ma si parte subito col carico da 90, il generale Zod. Che ha una curiosa somiglianza con uno dei personaggi di Spongebob di cui non ricordo il nome, quello con la testa tonda.

Insomma, Zod, liberatosi con il suo esercito in seguito alla distruzione di Krypton, ha cercato Kal El per tutta la galassia, perché è convinto che Jor El abbia affidato al figlio l’intero sistema genetico kryptoniano e quindi l’unica possibilità per far risorgere il pianeta. Perché un nuovo Krypton sorga, però, è necessario che la terra diventi un deserto privo di vita.

Zod minaccia i governi di una guerra totale contro il genere umano se Superman non gli verrà consegnato immediatamente. E ovviamente chi ci finisce in mezzo? Lois Lane, ovviamente. Clark si consegna spontaneamente e viene a conoscenza del Perfido Piano, e da qui in poi è un susseguirsi di Super Mazzate a destra e a manca.

Ora, se fossero due bontemponi a darsele di santa ragione, tutt’al più il genere umano se la sarebbe cavata con un vetro rotto. Vogliamo esagerare? Un vetro rotto e un tavolo spaccato. Ma qui se le danno i Kryptoniani e l’Esercito Americano a suon di missili. Ogni volta che si danno un pugno viene giù un palazzo, un monumento, un quartiere, esplodono treni, autobus, aeroporti. Insomma: grazie, Superman, che ci volevi salvare, ma non potevi andare a picchiarti coi tuoi compagnucci…chessò nel sahara, nella Death Valley, o insomma, in qualche centro non molto abitato?

Ma tu no, Metropolis centro. Centomilioni di vittime per un cazzotto di Zod. No, ma grazie eh, Superman. Grazie.

Insomma, il film non è che una sequenza di BOOOOOMMM, PPPPUUUUUMMMMMM, CRAAAAAAASSSSHHHH! e questo un po’ mi dispiace, perché non dico di infarcirlo di pippe mentali intimiste alla maniera di Ang Lee con il suo Hulk che  ha addormentato generazioni intere di fumettari convinti di trovarsi davanti ad un pop corn movie e invece si è vista alle prese con un saggio sul complesso di Edipo (verde). No, non dico questo. Ma ci sarebbe piaciuto vedere meno palazzi crollare ed un po’ più interazione tra i personaggi, un poì più di…recitazione, si può dire?

Ora, capisco che è difficile creare un rebooth cercando l’originalità, ma il potenziale c’era tutto e a mio parere è stato abbastanza sprecato.

DA SALVARE:

– Henry Cavill, perchè fa veramente sbavare in ogni inquadratura ed è perfetto per il ruolo.

– Jor El, perchè anche se un po’ più vecchio ed imbolsito Russel Crowe ha sempre un suo perché.

– Finalmente Superman porta le mutande sotto il costume.

– Quando lui impara a volare, fa un po’ il grosso e poi precipita miseramente.

– Perry White afroamericano (è Lawrence Fishburne…Morpheus, per intenderci)

DA BUTTARE:

– Zod non dice mai “In ginocchio davanti a Zod!” E allora che Zod è?

– Manca la Kryptonite

– Krypton ed il suo sistema di nascite controllate è copiato di peso da Matrix

– Troppi, ma davvero troppi i palazzi chd crollano.

– Come cattivo ho sempre preferito Lex Luthor

Insomma, può darsi che mi sia persa qualcosa perché ho guardato il film con 38 e mezzo di febbre, ma credo che l’essenziale sia questo. Non dico che sia inguardabile, specie se apprezzate le pellicole tipo “Transformers”…ma per l’appunto non ci muoviamo da lì, ed è un peccato. Comunque, scommetto che il secondo ci sarà e nutro la speranza di un migliore sviluppo della trama, anche se – ahimé – si vocifera di un cross over “Batman vs Superman” che non mi ispira granché…

Pensiero felice 30/1000

Non servono parole, se non SBAV SBAV.Qui è un po’ malridotto (motivi di sceneggiatura.), ma lo eleggo ufficialmente “Santo Patrono del Blog“. Stasera ho visto il suo ultimo film e devo ancora riprendermi (non per la brillantezza di trama e dialoghi). A domani per la recensione ufficiale. Per stasera ci accontentiamo: pensiero felice numero 30 = Henry Cavill.

PS: lo so bene che ci ho un’età, ma quando ce vò ce vò.

“The” Henry con i lividi.