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Un’ingiustizia che ci riguarda tutti.

Frenate, frenate, stavolta non parliamo di questione femminile, ma se fossi in voi non sarei così sollevati.

Negli ultimi giorni si è assistito al più grande attentato alla libertà internettiana mai accaduto finora, perché sancito dalla legge. E no, con buona pace dei neo-machisti violenti dell’ultim’ora la signora Boldrini non c’entra affatto.

Dunque molti di voi conosceranno sicuramente il blog/forum Writer’s Dream, un sito che si propone fin dall’inizio di lottare contro l’editoria a pagamento, un fenomeno sociale che sta prendendo piede e che è poco meno di una truffa ai danni degli aspiranti autori. Come potete immaginare, il WD ha pestato i piedi a tanti sedicenti editori in veste di “stampatori a 2000 euro” sottraendo loro – attraverso la mera informazione – un saaacco di polli da spennare.

Ora, c’è stata una causa tra la fondatrice del forum e una di queste case editrici a pagamento e tutti voi penserete “Ma figuriamoci, questi si permettono pure di fare causa?”.

Non solo l’hanno fatta, ma la prima sentenza è stata a favore degli EAP!

Aprite gli occhi, non è un brutto sogno.

Il giudice ha ritenuto di dover condannare Linda in quanto responsabile (!!!) per due COMMENTI ANONIMI (!!!) solo in quanto responsabile del sito.

Ci chiediamo come, se il direttore responsabile di un “vero” periodico online non può essere chiamato a rispondere dei commenti postati dai lettori (così ha stabilito definitivamente la Cassazione e ringrazio per il link l’articolo di Guido Scorza che si è occupato della questione) perché il gestore di un blog “privato”, per quanto famoso, debba avere sulle spalle una responsabilità maggiore.

MA CHE, SCHERZANO?

No, non scherzano e secondo me i blogger non dovrebbero tacere, perché questo giudizio mette a repentaglio la libertà di ciascuno di noi. Mi spiego meglio: immaginate che ci sia un piccolo blog scomodo per qualcuno. Chi impedisce a questo qualcuno di presentarsi sul blog, scrivere insulti contro chicchessia e lasciare che chicchessia presenti denuncia? Dopo una multa di 5000/6000 euro passa la voglia, ne converrete.

Poi, poi, poi.

Se si tratta di colpire ragazzi e ragazze che combattono per i propri diritti (tipo quello di NON ESSERE PRESI PER IL…NASO, per esempio) allora non si sta nemmeno ad approfondire, se invece ad una persona pubblica pervengono minacce di morte ed insulti c’è la levata di scudi che se no è censura!

Lo sapevo che questo è un paese al contrario, tutti allargano le braccia e dicono “E’ l’Italia.”

Ma io non mi voglio rassegnare. No, questa non è l’Italia. Questo è un errore giudiziario, che speriamo venga corretto in appello.

Solidarietà a Linda e a chiunque fa sentire la propria voce per combattere quello che non va!