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Scuola di Felicità 14 – Gli interruttori del Buon Umore

E’ innegabile che a volte, per fortuna non tutti e non spessissimo, ognuno di noi si svegli proprio di umor nero. Magari un po’ di stanchezza accumulata, le preoccupazioni, il lavoro che non ci soddisfa…i motivi possono essere millemila, perché spesso e volentieri rinunciamo spontaneamente a vedere il lato positivo della nostra vita.

Ebbene, quando una giornata parte in modo negativo (avete presente quella sensazione che vi sembra di portarvi dietro fin dalla nottata che tutto non potrà far altro che andar male?) c’è solo un metodo per risollevarla: STOP & RESET.

stop&go

Mi spiego meglio: quando avvertite un flusso di pensieri talmente negativo da rendervi di umore pesante e pessimista, interromperlo è una questione di volontà. E’ un pensiero coerente, che potete tradurre con un: “ORA BASTA PREOCCUPARMI COSI’ TANTO PER QUESTO!”

E siccome dirlo non è sufficiente, occorre che voi in qualche modo distogliate il pensiero da ciò che vi fa male, anche se non avete nemmeno ben chiaro cos’è che vi affossa la giornata (a volte ci sono, no, quelle giornate in cui non ci si sente al top senza nemmeno sapere perché?).

Il “reset” ha bisogno di un elemento fondamentale: il pensiero-interruttore.

Ognuno di noi ha qualcosa (o qualcuno) che ama e che scatena istantaneamente il sorriso anche in mezzo ad un mare di guai.

cucciolo di leone

Quello è il pensiero-interruttore. Chi è fortunato ne ha più d’uno, ma anche uno soltanto è sufficiente.

Ecco, concentrarsi sul pensiero interruttore  porta il nostro cervello a rompere lo schema negativo in cui siamo sprofondati.

Si smette istantaneamente di arrovellarsi sulle preoccupazioni per lasciarsi invadere dalla sensazione di benessere.

L’errore che molti fanno è abbandonare il pensiero interruttore dopo meno di un minuto: in quel caso, l’onda della preoccupazione torna alla carica perché non ci siamo concentrati sufficientemente ed abbastanza a lungo.

Una tra le cose più giuste che ho letto nei libri di Rhonda Byrne mi sembra l’affermazione secondo cui il nostro cervello funziona come una radio: una volta trovata la frequenza giusta, il segnale inviato cambierà e sta a noi renderlo piacevole o spiacevole. Quando attiviamo il pensiero interruttore, ci mettiamo sulla lunghezza d’onda migliore ed il nostro “segnale” diventa positivo. E’ quindi estremamente più facile, se si è sufficientemente concentrati sulla positività, rivolgere la mente ad altri pensieri felici. Io credo nella Legge d’Attrazione quel tanto che basta ad essere certa che un pensiero positivo ne genera altri dello stesso tipo, come una calamita che attrae i suoi simili e non i suoi opposti.

cucciolo_di_cane

Gli interruttori di umore possono essere svariati: per me da due anni a questa parte è facile perché è arrivato mio nipote (e secondo me non c’è niente come l’immagine e l’amore per un bambino per dare nuova speranza!), ma nella mia “banca di interruttori” ho anche i cuccioli animali (specie i gattini) e i baci. Ecco, quando io penso ad un cucciolo o ad un bacio sorrido istantaneamente. E aggrappandomi a questi due pensieri positivi ne attraggo immediatamente altri.

Non mi credete? Perché non provate e non mi dite quali sono i vostri interruttori?

CUCCIOLO DI GATTO